Marx e la critica del presente

Marx duecento anni dopo: un’eredità alla prova.

Testi di:

Roberto Finelli

Ferruccio Andolfi

Luca Basso

Stefano Petrucciani

Tania Toffanin

Rino Genovese

Vittorio Morfino

Federica Giardini

Riccardo Bellofiore

Maurizio Ricciardi

Jamila M.H. Mascat

Giorgio Cesarale

Michele Prospero

Marco Gatto

Marco Gatto insegna Teoria della letteratura presso l’Università della Calabria. Ha pubblicato i seguenti volumi: Fredric Jameson. Neomarxismo, dialettica e teoria della letteratura (2008), L’umanesimo radicale di Edward W. Said. Critica letteraria e responsabilità politica (2012), Marxismo culturale. Estetica e politica della letteratura nel tardo Occidente (2012), Glenn Gould. Politica della musica (2014), L’impero in periferia. Note di teoria, letteratura e politica (2015), Nonostante Gramsci. Marxismo e critica letteraria nell’Italia del Novecento (2016) e Resistenze dialettiche. Saggi di teoria della critica e della cultura (2018). 

La “Palmerstonite”: Marx e la personalizzazione del potere in Inghilterra

di Michele Prospero

In uno scritto del 1857, Marx (The English Election, in Collected Works, vol. 15, p. 226) osserva che “il futuro storico, che scriverà la storia dell’Europa dal 1848 al 1858, sarà colpito dalla somiglianza tra l’appello alla Francia fatto da Luigi Bonaparte nel 1851 e l’appello al Regno Unito fatto da Palmerston nel 1857”. Si intravede, nei sistemi politici europei più importanti, l’emergere di uno schema inedito con il capo che si rivolge direttamente al popolo scavalcando le mediazioni della rappresentanza.

Al di là delle rilevanti differenze storiche, che a metà del secolo hanno disegnato le specifiche istituzioni di governo operanti nei due regimi costituzionali, esiste un comune processo che caratterizza gli ordinamenti della Francia e dell’Inghilterra. Quando gli istituti politici si imbattono in una crisi funzionale, riconducibile agli effetti dirompenti dei processi di allargamento della partecipazione, le risposte secondo Marx tendono a restringere le eterogeneità riscontrabili tra i vari sistemi e talune somiglianze di fondo affiorano nei fenomeni di gestione del potere pur nella persistenza delle differenze ordinamentali. Dinanzi all’impatto di una stessa dinamica storica (l’allargamento delle basi di massa dello Stato), le risposte tendono a convergere in una assunzione di alcuni nodi (personalizzazione del comando e appello al popolo oltre le forme della mediazione).

Continua a leggere “La “Palmerstonite”: Marx e la personalizzazione del potere in Inghilterra”