Marx e la questione di genere

di Tania Toffanin

Lo sforzo operato in questo contributo è volto ad esplorare le relazioni di genere e il lavoro riproduttivo nell’opera marxiana. L’analisi segue l’itinerario cronologico delle opere di Marx con un’attenzione specifica alle opere giovanili e al Capitale. L’analisi intende cogliere alcuni aspetti che fino ad ora sono stati sviluppati in modo limitato e offrire alcuni spunti relativi alle potenzialità e alle criticità esistenti nelle opere di Marx.

Di fatto, il lavoro riproduttivo non occupa un ruolo marginale o secondario nella giornata lavorativa, né esso può essere considerato accessorio alla produzione diretta di beni e servizi. Tuttavia, il valore del lavoro svolto all’interno della sfera riproduttiva, vitale per la sopravvivenza della specie umana, è stato, e in parte ancora è, disconosciuto, ricondotto a elemento costitutivo, “naturale”, intimamente connesso ai rapporti di parentela e prossimità. Per contro, esso va visto come materialmente e storicamente determinato.

Sul silenzio di Marx e di molti studiosi marxisti sul lavoro riproduttivo si è già scritto. Invece minore attenzione è stata dedicata all’analisi del lavoro riproduttivo e delle relazioni di genere nelle opere di Marx. Le ragioni sono duplici: Marx si è maggiormente concentrato sulla critica dell’istituzione familiare e ha indagato, anche se marginalmente, le relazioni di genere, senza approfondire il tema del lavoro riproduttivo. La marginalità attribuita al lavoro riproduttivo in Marx e nel marxismo ne ha scoraggiato l’analisi, contribuendo ad aumentare il vuoto teorico e di ricerca empirica sul tema.

In questo contributo si cercherà di esaminare le relazioni di genere e il lavoro riproduttivo, partendo dall’analisi della condizione delle donne e dell’istituzione familiare nei primi scritti di Marx, per approfondire successivamente la critica del concetto di “lavoro” secondo una prospettiva di genere. L’intenzione non è quella di mettere Marx al riparo dalle critiche, del tutto condivisibili, avanzate da molte studiose femministe, per lo più marxiste, ma di esplorare aspetti finora ancora scarsamente esaminati della relazione tra genere e lavoro nelle sue opere.